Una esperienza con il nostro APO 115/800 FPL51

Ormai lo sanno tutti: nel mood di questo blog, è stato già detto in tutte le salse, non c’è l’idea che la divulgazione dell’astronomia debba essere uno spazio elitario, che rende ogni spazio una sorta di cassa di risonanza autoreferenziale dei soli grandi nomi, da tributare a chi ha grandi competenze, strumenti blasonati e costosi e una esperienza strutturata di fascia altissima!

Per noi di TS Italia, gli spazi per la divulgazione astronomica devono intendersi come punti di incontro per gli astrofili, devono sempre più diventare spazi e momenti dedicati a far valere l’esperienza sul campo, la propria esperienza sul campo; quella personale, quella vera, quella genuina, qualsiasi essa sia, cercando sempre di essere costruttivi e di dare un proprio contributo. Certo una goccia nel mare. Ma una goccia che possa contare. E in fondo non è proprio questo il modo di operare di chi contribuisce alla crescita del sapere? Piccoli passi, silenti, senza troppo clamore… Amatoriali o professionali che siano!

In questo blog, insomma, vogliamo che a contare sia anche il contributo di astrofili comuni, astrofili come noi!

Oggi, quindi, vi introduco un nostro carissimo e giovane amico astrofilo, Nicola Russo, il quale, complice la giovane età – e non, come si sente dire troppo spesso, “a dispetto della giovane età” – ha dimostrato di disporre di una grandissima passione e di una genuina voglia di sperimentare e mettersi in gioco.

Per noi ha realizzato una semplice ma molto interessante prova del suo rifrattore TS APO 115/800 FPL51, effettuando anche un confronto con il suo storico TS APO 80/480 FPL53.

I contribuiti fotografici sono tutti suoi, e sono sicuramente di valore. Sono visibili cliccando sul titolo di questo post per aprirlo in dettaglio.

Grazie Nicola!

Buona lettura a tutti.

LUCA ZANCHETTA – TELESKOP SERVICE ITALIA


 

Carissimi amici astrofili vorrei scrivere due righe per una breve recensione sul rifrattore TS 115/800.

Essendo già possessore di un TS 80/480 flp53 per riprese a largo campo , mi sono più volte posto il problema di quale telescopio acquistare per riprese di galassie e planetarie.

All’inizio ero intenzionato a prendere un RC 8 o un APO 130 mm TS, ma leggendo in rete ho notato che sulla mia montatura CGEM entrambi erano abbastanza ostici da bilanciare, con il rischio di non poter fare lunghe esposizioni.

Alla fine mi sono soffermato su questo rifrattore 115/800, che mi intrigava molto; leggendo tra i vari forum e avendo trovato online alcune recensioni, ho notato che in molti erano dubbiosi, in particolare, per il fatto che il telescopio monta dei vetri FPL51. Volendolo comunque acquistarlo, ho cercato su Astrobin alcune foto realizzate con questo telescopio e ne sono rimasto molto colpito.

Oggi posso dire che mai scelta è stata più felice: rapporto qualità/prezzo davvero buono, robustezza e praticità unica e ottimo focheggiatore, molto robusto: l’ho utilizzato sia con la reflex 40D sia con la camera CCD QHY10, non notando alcuna problematicità, con entrambi i setup. Sono riuscito a realizzare guide di oltre 500 secondi, con ottimi risultati.

Grazie allo spianatore/riduttore TSRED 0.79x, sono riuscito a sfruttare eccellentemente i generosi sensori della reflex e del CCD.

Il tubo dispone anche di un paraluce estraibile, davvero fluido e utilissimo.

Infine, parliamo un po’ di questi famosi vetri FPL51: sarà forse perché non mi considero ancora un astrofilo di grande esperienza, oppure sarà legato al fatto che effettuo le mie riprese prevalentemente sotto un cielo cittadino, con inquinamento luminoso notevole, ma nella mia modesta esperienza trovo che la differenza rispetto ai più blasonati e costosi vetri FPL53, come quelli presenti nel mio TS 80/480, sia davvero estremamente contenuta.

Le stelle con questo telescopio risultano perfettamente puntiformi e prive di aberrazioni cromatiche su tutto il campo!
Posso dire con certezza che, per chi oggi è intenzionato ad acquistare un rifrattore di qualità con apertura superiore ai 100mm, avendo anche un occhio di riguardo al budget, il TS 115/800 è forse la scelta migliore!

Nicola Russo

QHY9 – problema di blocco dell’otturatore

In molti possessori della prima serie di QHY9 avranno sperimentato le difficoltà legate alla presenza di fastidiosi blocchi dell’otturatore meccanico, specie in presenza di temperature esterne non rigidissime.

Il problema affligge tutti gli otturatori delle camere QHY 9, dopo un certo periodo di tempo, e dopo una serie anche moderata di cicli di attuazione del sistema elettromeccanico; tale problema, tuttavia, può essere risolto con un intervento abbastanza semplice, a patto di disporre degli strumenti corretti per eseguirlo.

È sufficiente aprire la scocca, quindi disassemblare con cautela il wafer superiore di silicio, che è tenuto in posizione grazie ad una serie piuttosto numerosa di faston, dai 2 agli 8 pin, procedendo alla revisione del sistema di movimentazione meccanica.

In alcuni casi può essere sufficiente regolare o procedere alla sostituzione completa delle viti di ritenzione, adottando prodotti specifici per impedire alle stesse di soffrire a causa delle dilatazioni termiche o delle vibrazioni prodotte dall’otturatore all’impatto con il rispettivo fine corsa. In altri casi può rendersi necessaria una revisione completa dell’otturatore.

In tutti i casi, sia per proteggere le parti interne della camera da impurità ambientali, che per evitare di infliggere dannose scariche elettrostatiche ad una camera dotata di valore, consigliamo di rivolgersi a dei professionisti.

In nuovi servizi di assistenza e revisione camere CCD di Teleskop Service Italia, possono aiutarvi ad eseguire il procedimento al meglio, e con costi contenuti.

Ecco tutti i riferimenti TS:

– Scheda tecnica QHY9: http://www.teleskop-express.it/ccd-deep-sky/736-qhy9-qhy.html
– Servizio di revisione e pulizia CCD: http://www.teleskop-express.it/servizi/2520-revisione-pulizia-ccd-ts-optics.html
– Servizio di revisione e pulizia CCD con ritiro: http://www.teleskop-express.it/servizi/2525-revisione-pulizia-ccd-ts-optics.html